
Dopo la gara di sabato scorso, i Campionati Italiani, non ho più pedalato... chiudendo così necessariamente la stagione. Una stagione lunghissima, che pensate un po' mi ha portato a fare 67 giorni di gara, comprese le due gare a tappe (Tour de France VTT e Abha Trophy). Vorrei quindi fare un bilancio... ma con pochi numeri. L'anno scorso avevo terminato una settimana più tardi, con la gara di Solbiate Olona, e dopo un breve periodo di riposo avevo ricominciato. Avevo ricominciato con la granfondo su strada di Laigueglia, bellissima gara... non per la competizione in sè, ma perchè si pedala in pantaloncini corti sotto al sole della riviera ligure mentre qui a casa mia magari c'è ancora la neve. Ricordo che a quella gara ci ero andato in giornata... e lo spettacolo dell'alba sul Passo Turchino, col sole che emergeva dal mare, è stato impareggiabile. Poi ancora una gara su strada, a fine febbraio/inizio marzo, e poi via con la mtb. Le prime gare sono andate abbastanza bene, fino a fine aprile, poichè riuscivo a pedalare un'oretta, massimo un'oretta e mezza uscendo di casa alle 7 del mattino. Bellissimo allenarsi con le città che si risvegliano... ma molto stancante, sia a livello fisico che a livello mentale, cosa che, circa due mesi più tardi, ha rischiato di farmi desistere dal correre ancora in mtb. In questi mesi primaverili ricordo alcuni risultati, il 5° posto "a casa mia", a Lomazzo, ma soprattutto il 3° nella Granfondo Terre dell'Erbaluce, sul lago di Candia Canavese, con una caduta nella seconda metà di gara che mi aveva fatto perdere il treno buono, in un percorso velocissimo. Poi la settimana in Belgio, per seguire (e pedalare!!!) il Giro delle Fiandre, a Pasqua... una "quasi-vacanza". Da maggio in poi, è stato un disastro. Il tempo per allenarmi era quasi zero, e le prestazioni in gara... lasciamo stare. Ho fatto delle gare bruttissime, anzi delle vere e proprie figuracce... non avevo nessuna voglia di continuare a fare sacrifici per poi non ottenere nulla. Ma c'era un problema... ossia che alle gare comunque mi divertivo un sacco, dopo anni ho stretto rapporti con tantissime persone che apprezzo e questo mi ha dato la forza di continuare. Giugno è stato il mese peggiore, ad esempio con il campionato regionale e la GF dei Longobardi in cui è stato difficile trascinarmi fino al traguardo. Poi però le cose sono un pochino migliorate... ho passato 4 giorni bellissimi sulle Dolomiti, per la Dolomiti Superbike, e da lì ho ricominciato a pedalicchia

re. Obiettivo, a questo punto, era ben figurare al Tour De France VTT, che avrei disputato a metà agosto. Grande divertimento, in questo periodo, con alcune kermesse serali di mtb... inusuali, atipiche, ma divertenti. Ad inizio Agosto, poi, la partecipazione alla Ischgl Iron Bike, in Austria, con i 4°C alla partenza (era il 6 Agosto!!!), la sua salita di 12 km al 20%, lo scenario mozzafiato... tutto questo ha contribuito a considerarla senza alcun dubbio la più bella gara che abbia mai fatto: non vedo l'ora di rifarla. Andavo molto bene in quella gara... poi ho bucato l'anteriore, anzi ho tagliato il copertone... sono arrivato al traguardo lo stesso, ma a piedi (vi ricordo che se volete, qui a sinistra, potete trovare i resoconti di tutte le gare). Pochi giorni dopo, la partenza per il Tour De France VTT. Gara veramente stressante, tappe lunghe e difficili, trasferimenti infiniti, alloggiamento in posti da brivido, tutti i giorni pioggia, livello da Coppa del Mondo... e tante altre cose. Tuttavia, ero andato forte: nei primi giorni faticavo tantissimo (prevedendo la durezza delle gare, non avevo pedalato nella settimana precedente), nella seconda tappa avevo addirittura rischiato di svenire. Poi però nelle ultime tappe andavo fortissimo, nella tappa di Saint Leonard Des Bois avevo fatto un risultato eccellente, una delle gare migliori della mia vita. Nell'ultima tappa, invece, la cronometro su e giù dalle scalinate di Mont Marte, un sacco di cadute, la pioggia... la rottura del telaio, le botte... ma ero riuscito a finirla. Tornato dal Tour ero cotto. Le gare andavano male, ma me lo aspettavo... quindi non mi sono per nulla preoccupato. Infatti dopo un po' ho cominciato a pedalare di nuovo bene, e con la prima domenica di ottobre ho chiuso (si fa per dire) la stagione di mtb. Cominciando immediatamente col ciclocross, ma "con tranquillità". Dopo 3 gare di ciclocross, però, è arrivata la fatidica data del 26 Ottobre. La data che ha sancito

la mia partenza per l'Arabia Saudita, non senza preoccupazioni. A metà settembre, infatti, mi era stato proposto di andare a fare una gara a tappe proprio nel deserto dell'Arabia Saudita, al confine con lo Yemen: sin dal primo momento mi ero detto che DOVEVO andarci, anche se mi sembrava una cosa lontanissima... stranissima... ma forse per questo mi attirava. Agli inizi avrei dovuto partecipare da solo, e contemporaneamente erano usciti dei comunicati della Farnesina che sconsigliavano di andare in questo paese a causa delle cellule terroristiche che risultavano attive. Vi ricordo che in questo paese non è possibile entrare come semplici turisti... e devo dire che mi ero un po' preoccupato, perchè quando ho telefonato alla Farnesina per chiedere informazioni mi è stato risposto "non possiamo venire a casa sua a portarle via il passaporto, ma è meglio se non ci va in Arabia Saudita". Rassicurato dagli organizzatori, e con una gran voglia di andarci... forse con un pizzico di incoscienza (infondata!!), ho deciso di partecipare lo stesso. Ho anche trovato un ottimo compagno di avventura, Pippo Lamastra, preziosissima la sua presenza in quella che si è rivelata una delle esperienze più fantastiche della mia vita. L'impatto col deserto, con una cultura lontana anni luce dalla nostra, col caldo, con la sabbia, i cammelli, le scimmie... ma soprattutto con lo spicchio di luna messo in orizzontale nel cielo è stato frastornante. Qui in Italia (era inizio Novembre) il tempo era già autunno avanzato... giù là non si scendeva mai sotto i 30°C (quasi! leggete perchè!). Tuttavia siamo stati benissimo, mai nessun problema di sicurezza o di altro tipo... Inoltre, voi non sapete quante volte io e Pippo ci siamo detti "Ma in che posto dove siamo finiti?!?!" ed ancora oggi, riguardando le foto, ho la pelle d'oca ripensando a quei momenti che solo vivendoli in prima persona si possono compredere, come ad esempio la notte passata nel deserto dormendo nei sacchi a pelo. Inoltre, ero arrivato anche sesto in classifica... ma con decine di minuti perse per motivi vari, e una serie di quarti posti avvilenti. Ritornato in Italia, col clima freddo e piovoso, ho ricominciato col ciclocross... e di nuovo, così come dopo il Tour de France, nelle prime gare non andavo proprio

avanti. La condizione è arrivata proprio nel periodo migliore, ossia il campionato regionale a Morbegno, il 9 Dicembre, che ho rivinto per il secondo anno consecutivo. Dopo quella gara mi sono riposato... pensando ai campionati italiani del 5 Gennaio. Anche qua sono riuscito ad arrivare in discrete condizioni, dopo due vittorie in due giorni (29 e 30 Dicembre), ma quattro giorni di febbre ed una "giornata no" non mi hanno permesso di andare oltre la quarta posizione. In conclusione, quindi, che dire? Il bilancio lo considero positivo. Dal punto di vista agonistico, nella mtb non sono mai riuscito ad andare come volevo, spero che in questo 2008 le cose possano andare meglio... anche se punterò molto sul ciclocross. Ho però viaggiato molto, mi sono divertito come un matto... Ci sarebbero infine alcune persone da ringraziare... ma non lo faccio, sono convinto che loro sanno chi sono. Ora due settimane di riposo, senza toccare la bici... e forse forse riprenderò ancora una volta con la granfondo su strada di Laigueglia!
Vi terrò aggiornati...
complimenti per il racconto della tua "annata" in sella....e per la costanza che hai!ciao.
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