venerdì 4 gennaio 2008

Live dai campionati italiani!

Ebbene sì, poco fa sono arrivato in hotel, ho acceso il pc... che ha rilevato una rete non protetta, cosa che mi permetterà di fare un po' di cosette utili... tra le quali raccontarvi del percorso. A saperlo avrei fatto qualche foto... pazienza. Allora, cominciamo dalle condizioni meteo: pioviggina, ma poco, e di neve non ce n'è. Non fa freddo, o meglio non così freddo come dalle mie parti: ho provato il percorso vestito "normalmente" e sudavo. A proposito di sudare, domani ce ne saranno di momenti faticosi... perchè il tracciato si presenta molto infangato. Giusto ieri sera col Guslo, commentando la descrizione del percorso fornita dall'organizzazione, si diceva che forse forse di tratti fangosi non ce ne sarebbero stati... ci sbagliavamo. Si comincia su asfalto, un bel drittone di diverse centinaia di metri dopo di che si svolta a destra, per due rettilinei separati da una curva a 180 gradi su prato... dove si comincia ad "assaggiare" il fondo fangoso. Niente di che, però la ruota affonda. Si passa poi su terreno compatto, ghiaietta, e poi ancora un tratto abbastanza infangato. Si torna indietro, un mini fossetto e una ampia curva porta verso una scalinata che immette su un ponticello sotto al quale siamo transitati poco fa. Attenzione a questo punto: il fondo di assi di legno, e la successiva ripida discesa sono MOLTO scivolosi, ed inoltre appena si tocca la terra, alla fine del ponticello, ci sono diverse buche che danno molto fastidio. Ci si sposta però a ridosso di un filare di alberi, dove finalmente il terreno è compatto. Curva a destra, e poi "tornantino" verso sinistra, proprio sulla curva è facile scivolare a causa del fango. Altro tratto pedalabile, poi... l'inferno... un campo coltivato, con ancora i residui delle piante di soja, dove la bici si incolla. C'è però una traiettoria centrale dove si viaggia con minor fatica... è quella l'unica da percorrere. Se si esce da questa traiettoria conviene correre a piedi. Anche nel tratto successivo conviene correre a piedi, poichè qui DAVVERO la bici non va avanti: ho fatto quattro giri, nel primo l'ho fatta in bici... al secondo sono dovuto uscire a piedi dal percorso perchè delle palle enormi di fango non facevano girare le ruote, ed ho lavato la bici. Nei giri successivi ho fatto questo tratto a piedi, e vi assicuro che rende di più così. Finito questo tratto, corto ma che sembra interminabile, si sbuca sull'asfalto per circa 300 metri e si percorrono dei brevissimi su e giù vicino agli argini, ma poca roba poichè il "dislivello" sarà di un metro circa. Lungo rettilineo, ostacoli, e di nuovo asfalto, questa volta fino al traguardo.

Ci sarà da ridere. La differenza la farà chi sa "fregarsi" del fango, chi indugia... ci affoga dentro. Io spero che piova, così il fango diventa un po' più liquido... ma ho paura che le condizioni rimarranno queste. Domani alle 11.30 è il mio turno, spero che la gara precedente tolga un po' di fango... oppure pulisca quantomeno le traiettorie. Io, da buon gattonfolo, tirerò fuori le unghie fino alla fine...

A risentirci!
gattonfolo@gmail.com


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