Chi crede che questa formula possa essere noiosa dovrebbe, a nostro parere, ricredersi: il tracciato di questa gara è molto divertente e non dispiacerà percorrerlo due volte.
Non abbiamo provato il giro di lancio, in quanto non ancora segnalato: comunque dal campo sportivo, dove dovrebbe essere piazzata la zona di partenza/arrivo, ci sono molte strade asfaltate abbastanza larghe da permettere una partenza senza intoppi (speriamo!!).
Il giro inizia tra le viuzze del paese, per immettersi poi nel bosco: sentiero a tratti in salita, inframezzato da brevi falsipiani. C'è possibilità di superare abbastanza agevolmente.
Inizia quindi una discesa, veloce, su sentiero simile a quello appena percorso in salita. Pochi tratti rocciosi e qualche curva "stretta" ci portano sull'asfalto.
Tratto di pianura prima iniziare un'altra salita, questa volta su strada sterrata molto larga che, come la precedente, sale a strappi: pendenze non impossibili, solo un tratto di cementata ha una pendenza accentuata ma non è più lungo di 500 metri.
Arrivati in cima ci aspetta questo bel panorama:
Discesa su asfalto, poi sterrato, con alcuni passaggi molto stretti e molto "in piedi" ma con fondo liscio, quindi non pericolosi, ci riportano dove abbiamo iniziato la salita: ottimo posto per gli spettatori che possono vedere i concorrenti sia in salita sia in discesa. Ancora un pò di pianura, qualche discesina, qualche tratto in asfalto e ci troviamo nei pressi del Lago Maggiore.
Per un errore di percorso (a causa di una freccia strappata) ci troviamo proprio sulla riva: le acque scure...cielo grigio, nuvole basse, in lontananza le montagne coperte da una spruzzata di neve...il fascino delle sue acque è magnetico...per alcuni minuti ci dimentichiamo del percorso e continuiamo a guardare intorno a noi...è difficile raccontare la sua bellezza...difficile anche fissarla in due foto.....
Riprendiamo il tracciato, con una salita dapprima su fondo acciotolato che si immette su una scalinata (che è comunque fattibile in sella): 200 metri in salita, poi si attraversa il paesello (che credo sia una frazione di Leggiuno, però non sono sicurissimo!) e si riprende a salire su un tratto asfaltato con buona pendenza (se bagnato è scivoloso!).
Dopo 500 metri ci si butta nel bosco, su uno stretto sentierino in discesa: alcuni tratti ripidi e qualche repentino cambio di direzione richiedono attenzione.
Si prosegue alternando tratti in pianura a brevi salitelle e discesine, sempre sterrate, tranne qualche attraversamento asfaltato, fino ad arrivare all'attacco della salita più lunga: non è mai continua ma segue anch'essa il concetto dell'alternanza tra salita vera e propria e tratti in falsopiano. Il terreno è sempre uguale: sentiero o strada con terra compatta, pochi tratti sassosi o con radici.
Abbiamo incontrato anche alcuni spettatori, peraltro non molto interessati al nostro passaggio...
La salita è lunga circa un km o poco più: in cima ci aspetta una discesa molto divertente, veloce e con qualche tratto tecnico.
Al termine della discesa, dopo un tratto di pianura, ci attende una salita a "gradini" con continue curve che ci porteranno a "cambiare" credo dieci sentieri nell'arco di due km: si gira a destra, tratto in salita su acciotolato, poi svolta a sinistra su un sentierino in salita, poi ancora a destra su una sterrata larga...insomma, non ci si annoia..e si usa tanto il cambio...
Sarà un tratto impegnativo, in particolare nel secondo giro, dove chi ne avrà ancora potrà rilanciare ad ogni curva..
Dopo l'attraversamento di un paese, si continua in salita su asfalto per circa un km: curva stretta a sinistra e via in discesa in mezzo al bosco.
Tratto di pianura in mezzo ai campi, sentiero e poi asfalto e, senza accorgerci, siamo tornati al punto di partenza: sul Polar sono registrati 470 metri di dislivello.
Come avrete capito, non ci sono le classiche salite lunghe, ma è tutto un "mangia e bevi" continuo, dall'inizio alla fine: divertente ma, per chi vorrà "fare la gara" molto impegnativo...
Il terreno, nonostante la pioggia caduta nei giorni precedenti, non si presentava particolarmente fangoso, però era molto scivoloso: io l'ho fatto con delle semislick sul posteriore (geax mezcal 1,90) che però consiglio solo nel caso di terreno molto asciutto.
Ci vediamo domenica, ciao!
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