Le prime due giornate sono dedicate al viaggio. Appuntamento alle 16 in aeroporto con Pippo Lamastra, e dopo il check in ci portiamo verso l’imbarco. Grande preoccupazione, ovviamente, per i bagagli e soprattutto per le bici... poichè ci sarà anche da cambiare aereo, cosa che raddoppia le probabilità di perderle etc. Primo volo per Zurigo, passa liscio ed in fretta. Arrivati in aeroporto abbiamo 25 minuti per prendere la coincidenza per Parigi, fortunatamente l’aeroporto è piccolo ed abbiamo quindi il tempo di mangiarci un muffin poichè sono già quasi le 20. Saliamo sul volo, ed alle 22 circa ritiriamo i bagagli, tra i quali fortunatamente ci sono le bici. Cerchiamo un bar, ma sono tutti chiusi... ci ferma una persona, probabilmente algerina, che ci chiede se abbiamo bisogno di un taxi. Ok, ci serve... ed anche spazioso perchè i bagagli sono veramente voluminosi. Ci propone 80 Euro per fare i 5 km di strada che ci separano dall’hotel, sembrano una follia ma purtroppo non c’è alternativa. Arriva quindi con un furgoncino nero, con vetri oscurati, senza alcuna insegna di taxi. Dobbiamo fidarci per forza... saliamo e dopo una decina di minuti arriviamo all’hotel. Portiamo i bagagli in camera, vorremmo cenare ma anche lì è tutto chiuso... a parte il muffin ed un mini-panino in aereo non abbiamo mangiato nulla. Prenotiamo quindi due taxi per il giorno seguente, poichè ci assicurano che comunque pagheremo di meno. Andiamo filati a letto, domattina appuntamento alle 8 in aeroporto.
A risentirci!
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