
Decisamente è un periodo sfortunato. Anche ieri, alla Vignalonga, il trend è continuato... tanto che non ho messo nemmeno la bici in griglia. C'è quindi poco da dire... Giusto qualche informazione sulla mia cena, che non è stata eccezionale sebbene fossi nel cuore della Franciacorta: un semplice piatto di spaghetti al pomodoro e bistecca ai ferri di secondo. Pittoresco il mio agriturismo, sulle dolci colline, poco a sud del Lago d'Iseo. La sveglia suona abbastanza presto, dopo di che mi reco in zona partenza dove ritiro il numero e comincio con un po' di riscaldamento. Sarà forse la bella giornata, sarà il percorso che secondo me si adatta bene a me... stavolta ho proprio voglia di correre. Mancano pochi minuti alla partenza, e noto che la mia sella è leggerissimamente storta. E' quasi impercettibile, credo meno di un millimetro... ma "già che ci sono", quando mi riporto alla macchina per cambiarmi e mettermi in griglia, decido di sistemarla. Avvito, e... spack! Mi resta in mano la vite, che si è crepata sebbene non avessi ancora cominciato a stringere!!! Disperatamente cerco qualcosa in macchina per sostituirla... non c'è niente, chiedo in giro ma nessuno mi può aiutare... comincia il conto alla rovescia e, con grandissimo dispendio di parole devo gettare la spugna. Seduto sul bordo del bagagliaio, vedo il gruppo che mi sfila davanti... Mi metto quindi in sella, ovviamente per modo di dire, e sui pedali mi avvio verso il gpm per vedere la gara. Faccio tutta la salita... ovviamente senza mai potermi sedere. Scendo, faccio un altro tratto di gara. La gamba sembra buona... ma che ci posso fare? E' la legge di Murphy. Seduto su di una roccia, crogiolandomi al sole, attendo i corridori mentre ho tempo di fotografare una bellissima Upupa, posatasi su un albero poco distante da me.
La speranza è che presto la situazione migliori...
A risentirci!
Andrea B.
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