Ho partecipato ieri, martedì 25 Aprile, alla “Cavalcavallina”, una mini granfondo di 35 km in quel di Entratico, in provincia di Bergamo, quarta tappa dell’Orobie Cup.
La mia intenzione era quella di fare un buon allenamento, meglio se in salita, senza preoccuparmi del risultato finale. Devo dire che, dopo le pessime prestazioni di Brescia e Morbegno, oggi un piccolo miglioramento c’è stato. Mi sveglio alle 5.45 (mannaggia la partenza alle 9!), faccio le cose con relativa calma e alle 6.25 sono in macchina.
Che bello viaggiare a quest’ora... le strade sono deserte e la temperatura è ottima. Guardo il cielo ed è velato.... più mi avvicino a Bergamo e più diventa scuro: non verrà mica a piovere, eh? In loco (dopo essermi pseudo-perso in zona Seriate... per fortuna ho trovato una vecchina che mi ha dato informazioni) alle 7.30, posteggio la macchina a 50 metri dal traguardo e mi inoltro nel capannone per la verifica tessere. Rapidamente mi cambio e vado a fare il riscaldamento assieme alla simpaticissima Martina, che però continua a ripetere di aver mal di testa... e non di non sentirsi tanto bene. Tornando indietro notiamo che (con quasi tre quarti d’ora di anticipo!!!) moltissima gente è già in griglia.... roba da matti. A me non interessa particolarmente il risultato finale, quindi decido di prolungare il riscaldamento rischiando di partire in ultima posizione.
Finalmente viene dato il via, i corridori sono tantissimi per essere una gara “minore” (non me ne vogliano gli organizzatori), ed io occupo la terz’ultima fila: dietro solo Allievi ed Esordienti che partiranno più tardi. Si sentono voci “Sono partiti”... “No, non sono partiti”... alzo lo sguardo e vedo un’onda di caschi che si abbassa verso di me... segno inequivocabile che sì, sono partiti! Il
pronti-via è in pianura, me la prendo piuttosto con calma... tanto dopo ci saranno diversi km di salita. La salita non è durissima... ma vedo che gli altri mettono tutti il 22. Io ne ho una marea rispetto a coloro che ho da parte, e faccio sorpassi su sorpassi. La strada si stringe, ed è difficile passare... alcuni pezzi li faccio in surplace... fatemi passare!!! La salita si conclude abbastanza in fretta, un bel discesone mediamente tecnico e si passa sotto al traguardo alla conclusione del “giro piccolo”. Da qui in poi km e km di asfalto in pianura, si forma un gruppetto di una dozzina ma tiriamo in due. Davanti a noi, a circa cento metri, c’è un altro gruppone... suggerisco con una certa insistenza che se tiriamo tutti li andiamo a prendere... ma niente. Ancora una volta mi viene in mente quanto servirebbe un patentino del “saper correre”.... dopo un po’ mi arrabbio davvero, stizzito faccio uno scatto e spero che non mi si mettano a ruota... ma sono lì, attaccati, e da solo li riporto tutti sul gruppo davanti. Supero questo gruppo poichè mi dicono che a breve comincerà la salita... e così è. Tornantoni dalle pendenze tranquille, tanto che metto il 44 e via.... tutti salgono sulla sinistra, in fila indiana, mentre io con un passo nettamente superiore viaggio sulla destra sorpassandoli. La salita è lunghetta, comunque... ed a tratti dura, su cementata. Ancora un bel discesone poi, dopo qualche saliscendi, ripercorriamo la prima discesa della gara e chiedo: “finita la discesa siamo arrivati?” mi rispondono “sì, la gara è finita”. Peccato che mancavano tipo 7 km di strappi.... vabbè, in un piccolo guado dove c’è un addetto che ripete “occhio che si scivola” verifico la veridicità di ciò che dice, mi scivola la ruota posteriore su di una contropendenza e pesto la rotula sul pedale (già malmessa per i fatti suoi a causa di una caduta tempo fa) e vedo le stelle. Perdo due posizioni ma ormai sono all’arrivo: sarò nono tra i Mastersport, ma ho grande rammarico per non averci “provato” su di un percorso che mi si addiceva abbastanza. Nel frattempo Martina, che non si sentiva bene durante il riscaldamento, sta male in gara... ma conclude quinta.
Al termine della gara, a fronte di soli 10 euro di iscrizione, c’è lo “gnocco party” in un’atmosfera decisamente allegra, anche perchè non essendo durissma la gara in giro c’è molta gente con la voglia di scherzare. Abbondanti anche le premiazioni... davvero bravi, niente che dire... unica pecca davvero tanto asfalto soprattutto nella parte centrale. Il mio morale un poco è migliorato... e per domenica, in occasione della Granfondo Terre dell’Erbaluce, sono piuttosto fiducioso!
La mia intenzione era quella di fare un buon allenamento, meglio se in salita, senza preoccuparmi del risultato finale. Devo dire che, dopo le pessime prestazioni di Brescia e Morbegno, oggi un piccolo miglioramento c’è stato. Mi sveglio alle 5.45 (mannaggia la partenza alle 9!), faccio le cose con relativa calma e alle 6.25 sono in macchina.
Che bello viaggiare a quest’ora... le strade sono deserte e la temperatura è ottima. Guardo il cielo ed è velato.... più mi avvicino a Bergamo e più diventa scuro: non verrà mica a piovere, eh? In loco (dopo essermi pseudo-perso in zona Seriate... per fortuna ho trovato una vecchina che mi ha dato informazioni) alle 7.30, posteggio la macchina a 50 metri dal traguardo e mi inoltro nel capannone per la verifica tessere. Rapidamente mi cambio e vado a fare il riscaldamento assieme alla simpaticissima Martina, che però continua a ripetere di aver mal di testa... e non di non sentirsi tanto bene. Tornando indietro notiamo che (con quasi tre quarti d’ora di anticipo!!!) moltissima gente è già in griglia.... roba da matti. A me non interessa particolarmente il risultato finale, quindi decido di prolungare il riscaldamento rischiando di partire in ultima posizione.
Finalmente viene dato il via, i corridori sono tantissimi per essere una gara “minore” (non me ne vogliano gli organizzatori), ed io occupo la terz’ultima fila: dietro solo Allievi ed Esordienti che partiranno più tardi. Si sentono voci “Sono partiti”... “No, non sono partiti”... alzo lo sguardo e vedo un’onda di caschi che si abbassa verso di me... segno inequivocabile che sì, sono partiti! Il
pronti-via è in pianura, me la prendo piuttosto con calma... tanto dopo ci saranno diversi km di salita. La salita non è durissima... ma vedo che gli altri mettono tutti il 22. Io ne ho una marea rispetto a coloro che ho da parte, e faccio sorpassi su sorpassi. La strada si stringe, ed è difficile passare... alcuni pezzi li faccio in surplace... fatemi passare!!! La salita si conclude abbastanza in fretta, un bel discesone mediamente tecnico e si passa sotto al traguardo alla conclusione del “giro piccolo”. Da qui in poi km e km di asfalto in pianura, si forma un gruppetto di una dozzina ma tiriamo in due. Davanti a noi, a circa cento metri, c’è un altro gruppone... suggerisco con una certa insistenza che se tiriamo tutti li andiamo a prendere... ma niente. Ancora una volta mi viene in mente quanto servirebbe un patentino del “saper correre”.... dopo un po’ mi arrabbio davvero, stizzito faccio uno scatto e spero che non mi si mettano a ruota... ma sono lì, attaccati, e da solo li riporto tutti sul gruppo davanti. Supero questo gruppo poichè mi dicono che a breve comincerà la salita... e così è. Tornantoni dalle pendenze tranquille, tanto che metto il 44 e via.... tutti salgono sulla sinistra, in fila indiana, mentre io con un passo nettamente superiore viaggio sulla destra sorpassandoli. La salita è lunghetta, comunque... ed a tratti dura, su cementata. Ancora un bel discesone poi, dopo qualche saliscendi, ripercorriamo la prima discesa della gara e chiedo: “finita la discesa siamo arrivati?” mi rispondono “sì, la gara è finita”. Peccato che mancavano tipo 7 km di strappi.... vabbè, in un piccolo guado dove c’è un addetto che ripete “occhio che si scivola” verifico la veridicità di ciò che dice, mi scivola la ruota posteriore su di una contropendenza e pesto la rotula sul pedale (già malmessa per i fatti suoi a causa di una caduta tempo fa) e vedo le stelle. Perdo due posizioni ma ormai sono all’arrivo: sarò nono tra i Mastersport, ma ho grande rammarico per non averci “provato” su di un percorso che mi si addiceva abbastanza. Nel frattempo Martina, che non si sentiva bene durante il riscaldamento, sta male in gara... ma conclude quinta.Al termine della gara, a fronte di soli 10 euro di iscrizione, c’è lo “gnocco party” in un’atmosfera decisamente allegra, anche perchè non essendo durissma la gara in giro c’è molta gente con la voglia di scherzare. Abbondanti anche le premiazioni... davvero bravi, niente che dire... unica pecca davvero tanto asfalto soprattutto nella parte centrale. Il mio morale un poco è migliorato... e per domenica, in occasione della Granfondo Terre dell’Erbaluce, sono piuttosto fiducioso!
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