Sabato scorso si è disputata a Lugagnano Val d'Arda (PC) l'ultima tappa degli Internazionali d'Italia.
Il commento della mia gara può essere riassunto in poche righe: dopo una settimana di tosse e raffreddore ho provato comunque a partire. Il risultato è stata una disfatta totale: dopo il primo giro "decente", in quarta posizione dietro a Isacco (che manterrà la terza piazza fino alla fine) si è spenta la luce: a metà del secondo giro ho rimesso quel poco riso che avevo mangiato qualche ora prima e da lì in poi l'unica idea è stata quella di raggiungere il traguardo...in qualsiasi modo!
Detto ciò passiamo agli aspetti più interessanti della giornata: innanzitutto i complimenti vanno allo staff del Team Lugagnano Off Road (tutti gentili e simpatici!!grazie!) che ha allestito un percorso veramente duro, impegnativo. Quasi 200 m. di dislivello a giro, salite in costa sul lato delle splendide colline piacentine, discesa "in piedi", dov'era impossibile trovare un ritmo...possibilità di vedere gli atleti in vari passaggi spostandosi di poco...credo sia veramente un percorso degno di una prova di Coppa del Mondo! E su un percorso del genere ha anche senso usare una full-suspended...probabilmente: così hanno fatto il primo e l'ottavo classificato degli elite...e cosi ha fatto anche Paulissen, presentatosi al via con il prototipo della nuova Cannondale Scalpel 2008, che scherzosamente cercava di "proteggere" dalla macchina fotografica:

Purtroppo per lui, un problema alla forcella lo ha tolto dalla competizione a circa 3/4 di gara, lasciando via libera al suo compagno Kessiakof che correva con la "vecchia" Scalpel in alluminio-carbonio.

Altre note tecniche, che troverete comunque anche nella photogallery a lato: molti componenti FRM (tra l'altro Mr. Ricci Mingani presente al via per vedere i suoi atleti), attacchi manubrio, reggisella, manubri, ruote, forcelle (sulla bike di Zoli, ad esempio). Molti atleti con il 2x9, in particolare gli atleti stranieri (Paulissen, Kessiakof), ma anche qualche italiano (Pirazzoli): corone 44-29 e come cassetta un 11-34, ma forse anche 11-32..almeno nel caso di Paulissen (ad occhio, eh!). Paulissen aveva un reggisella in carbonio AX Lightness, anche se di solito usa lo FRM in alluminio: la nuova bike ha però un'inclinazione particolare del piantone sella che ha richiesto l'adozione di un reggisella "curvo".
Per tutte le altre foto vi rimando alla photogallery qui a lato.
A presto, ciao!
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