Anche oggi ero tra i monti del Triangolo Lariano (maledetta “Dolomia a Conchodon”... mi sta dando dei problemi), ed anche oggi ho portato con me la bicicletta. Ma questa volta la mountain bike...
L’obbiettivo era chiaro: fare il muro di Sormano! Solita “base logistica” a Lasnigo, dopo di che mi avvio verso la Colma di Sormano, ancora una volta tramite la strada asfaltata poichè non conosco (e non ricordo) una variante sterrata. Arrivato nel paesello di Sormano mi fermo in piazza per riempire la borraccia, poichè nel frattempo ne ho già terminata una. Riprendo e dopo poco prendo la deviazione sulla sinistra per il muro, sistemato e “pubblicizzato”. In gara l’ho quasi sempre affrontato col 32, ma stavolta metto il 22 per salire agile... dopo poche pedalate già comincio a far caso alle scritte, ed in particolare alla quota che è specificata METRO PER METRO: 837.... 838.... 839.... un rapido sguardo nella memoria e mi pare che la vetta sia a 1110 metri... ne mancano un bel po’!!! Sorpasso una coppia di anziani, che mi dicono “Va piaan....”, ma io me la pedalo con un’ottima frequenza di pedalata. Poco dopo mi devo fermare... un cancello di legno chiude la strada, per non far uscire le mucche. Scendo, apro il fil di ferro, faccio passare la bici, passo io, richiudo.

(QUI l'altimetria)
Giunto a metà scalata, dove c’è il tratto più duro, devo scalare qualcosina... ma continuo a guardare la quota.... 915.... 916.... 917..... HEILA’, CHE RAMARRO... SEMBRA UN’IGUANA!!!.... 918.... 919.... uff, non finisce più. La giornata è veramente tersa, soffia anche un venticello che porta via ogni foschia e, girandomi a destra, vedo il panorama fino all’infinito... o così sembra. Eccomi all’ultimo tornante, dove la pendenza aumenta un po’... ma è finita. Ci sono tre persone allo scollinamento, mi guardavano salire... e mi fanno i complimenti. Non che sia salito chissà quanto forte... ma probabilmente la salita dà veramente l’idea della durezza, ed a loro forse sembra strano che ce la si faccia a salire... Un secondo di pausa alla colma, tanto per bere dalla borraccia... e prendo il sentiero in pianura verso il Monte San Primo. Dopo qualche saliscendi, per 5 km circa, arrivo ai pascoli che portano all’Alpe di Terra Biotta, immersi nel silenzio. A questo punto giro la bici, torno indietro e scendo dalla mulattiera che riporta verso Sormano, quella che si fa in discesa alla GF del Triangolo Lariano (ma la si fa PRIMA del muro). E’ una mulattiera con fondo in ciottoli di pietra, molto sconnessa, ed in alcuni tratti sfiora il 30% di pendenza. E’ asciutta, e la mia Marzocchi lavora alla perfezione su questi tracciati... QUANTO MI DIVERTO!!! A Sormano sbuco sull’asfalto, riempio ancora la borraccia e continuo la discesa fino al fondovalle. E’ passata circa un’ora e mezza... sufficiente, direi.
Probabilmente da domani sarò sulle Dolomiti, vi terrò aggiornati...
A risentirci!
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