martedì 17 luglio 2007

Mattina d'estate a Gavirate

Cari ragazzi, il gattonfolo si sta allenando!

Per oggi avevo messo in programma (ma in forse) una gara su strada in provincia di Milano, ma visto che:
1) avevo la mattina libera
2) non avevo molta voglia di prendere e andare a fare la gara
3) le gambe facevano ancora un pochino male da domenica (era davvero dura!),
ho deciso di farmi una bella pedalatina.

Alle 8.00 salgo sulla bici da corsa, diretto verso… ehm… boh… cominciamo col fare la Lomazzo – Bizzarone, prima o poi mi verrà l’ispirazione. Le gambe in effetti bruciano un po’, ottima scelta quella di non andare a fare la gara… probabilmente mi sarei staccato dal gruppo. L’ispirazione mi arriva: vado a fare il “Sasso di Gavirate”, sul lago di Varese. Salita per nulla difficile, in totale saranno tre orette non impegnative, per tutto il giro, ma comunque efficaci. A Beregazzo, quindi, svolto verso Solbiate… e poi Venegono. Salitella di Gazzada, ehy ma quanto traffico! Una lunga coda di qualche km, per fortuna in bici sorpasso tutti… e più avanti c’è un incidente. Sul largo stradone già si sente il caldo, e sono solo le 8.40… il sole picchia, ma è normale a metà Luglio. Costeggio il Lago di Varese per una decina di km, dopo di che prendo a destra per il centro di Gavirate dove ha inizio la salita. Voglio farla abbastanza forte ma senza morirci, sulla bici. Quindi, levo il 53 in favore del 39, e cerco di salire agile ma con un buon passo. Davanti a me una settantina di metri vedo due Juniores, con motorino al seguito. Li raggiungo abbastanza agevolmente, saluto e li supero. In questo momento sto salendo proprio bene. Sento che il loro allenatore suona il clacson, probabilmente vuole che i due ragazzi si mettano quantomeno a ruota. Così fanno, e continuiamo per un po’… dopo di che, verso uno degli strappi più importanti che termina con un semaforo in salita, mi superano e fanno partire la volata. Mi metto a ruota… e non mi faccio staccare! Non penso neanche di essere uscito fuori soglia, tanto per dare un dato. La salita prosegue poi a saliscendi e a “gradoni”, io rimango sempre in scia, potrei superarli e staccarli ma non ho voglia, prima che poi questi mi rifacciano lo scherzetto della volata…

Al termine della salita scendiamo verso Varese, loro due svoltano a sinistra mentre io faccio un giretto in centro. Passo per il punto "sfortunato", lo definisco così poichè in corrispondenza del medesimo incrocio una volta mi sono scontrato con una signora a piedi, e qualche mese più tardi sono finito nella fiancata di una macchina. A Venegono prendo la varesina, e ritorno quindi a casa dopo circa tre ore, fatte bene ma sotto un sole già torrido. Tutto ciò però mi ricorda gli allenamenti degli scorsi anni… CHE BELLO PEDALARE!!!
Domenica in programma i campionati italiani, ma io non li farò... andrò a correre su strada oppure rimarrò a casa a dormire (ipotesi che mi tenta molto!!!).

A risentirci!

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